Musica in fasce

PROGETTO DI MUSICAINFASCE®

per bambini del Nido (0-3) a cura di Anna Fenoglio

 

PREMESSA

 

«La musica e il linguaggio hanno molto in comune. Benché la prima non sia una vera e propria lingua, i loro processi di apprendimento sono analoghi» (Edwin E. Gordon Ma che Musica 3 2010).

 

La musica ha un ruolo importante nella vita di tutti noi; smuove emozioni ed è un mezzo efficacissimo e immediato per mettersi in relazione con gli altri, soprattutto con i bambini.

 

Ognuno dovrebbe essere messo nelle condizioni di comprendere con naturalezza il linguaggio della musica, così come si apprende la lingua materna nel corso dei primi 5-6 anni di vita.

 

È infatti nella primissima infanzia che si ha l’occasione di sviluppare alcune facoltà che altrimenti difficilmente, in seguito, potranno realizzarsi appieno. I pediatri parlano a questo proposito di ‘finestre di apprendimento’ ovvero di momenti in cui i bambini sono particolarmente ricettivi e che si situano nei primi 1000 giorni di vita.

 

Alla prima tappa, in cui si gettano le basi del pensiero e del linguaggio musicale, dovrebbe seguire poi la gioia di fare musica con la propria voce e più tardi, eventualmente, con l’ausilio di uno strumento musicale, come pratica semplice e quotidiana. Ma affinché tutto ciò sia possibile, è importante cominciare con un fiducioso primo passo, adatto all’età e per mano delle persone care che ci accompagnano nella vita, degli educatori e degli insegnanti.

 

Sarebbe cosa molto salutare e formativa che genitori, nonni, educatori e altre persone vicine alla famiglia dedicassero alla musica una parte del tempo che trascorrono con i bambini. Ciascuno lo farà con i mezzi e le conoscenze di cui dispone, senza pretendere di trasformarsi in musicista, ma cercando piuttosto, attraverso la musica, un particolare e prezioso modo di comunicare

 

OBIETTIVI

 

  • Far sì che i più piccoli si avvicinino alla comprensione del linguaggio della musica, così come apprendono la lingua materna.

Condurre, progressivamente e a seconda dell’età, i bambini all’acquisizione di un vocabolario

musicale (capacità di ascolto, attenzione alla propria voce, imitazione…), attraverso

un’adeguata guida informale (l’educazione indiretta Montessoriana).

Gettare le basi del pensiero e del linguaggio musicale, mediante la capacità di ritenere in

mente suoni, metri, pattern ritmici e strutture sonore più sviluppate.

 

  • Allargare gli spazi temporali che, nella giornata al nido o alla scuola dell’infanzia, vengono dedicati alla musica e a un ascolto attento e consapevole.

 

  • Informare e sensibilizzare i genitori e le educatrici sull’importante ruolo che ha la musica nella prima infanzia e sulla possibilità di mettersi in relazione con i più piccoli attraverso il canto e la musica.

 

  • Formare, sviluppare e affinare:
  • la coscienza della propria capacità di emettere, gestire, controllare i suoni (respiro, voce,

parola, canto, passi, battiti di mani, etc.)

  • la coscienza della diversità tra voce parlata e voce cantata
  • il senso dello spazio, del flusso, del metro e del ritmo, con il proprio corpo (in movimento) e con la voce
    • l’espressività e la comunicativa nei confronti degli altri

 

  • Favorire la conoscenza e la coesione all’interno del gruppo e mettere in evidenza l’importanza di un lavoro di gruppo.

 

METODOLOGIA

 

I corsi si basano sulla Teoria dell’apprendimento della musica messa a punto dal Prof Edwin Gordon in 50 anni di studi. Centro di questa metodologia è lo sviluppo del pensiero musicale (audiation) e la capacità di ‘pensare la musica’, così come siamo capaci di pensare e organizzare i pensieri.

L’associazione che fin dal 2000 si occupa della divulgazione della MLT in Italia è l’AIGAM,

Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale. Il percorso prevede:

  • l’esecuzione da parte dell’insegnante di canti melodici e ritmici, con e senza parole, molto vari quanto a modi e metri e il coinvolgimento delle educatrici  nell’esecuzione di movimenti espressivi, ma naturali

 

  • collaborazione musicale, come nell’esecuzione di canti accompagnati assieme alle educatrici

 

  • attività ludiche basate sull’analisi della musica proposta, volte a illustrarne la struttura

 

  • ascolto di musica di qualità, di vari generi (antica, classica, jazz, etnica, popolare) e visione di libri sonori

 

È necessario poter disporre di:


REQUISITI

-  uno spazio sgombro da suppellettili e piuttosto ampio (l’ampiezza dipende dal numero dei bambini)

-   pavimento accogliente, ovvero- parquet, linoleum, tappeto o moquette per potersi sedere per terra

 

È altresì necessario che vi sia tranquillità ovvero che il luogo non confini con la mensa o con sale in cui vi siano attività rumorose o sonore o si sentano voci di bambini (sale attigue ad anticamere di asili o ad asili).